E’ arrivata nel primo pomeriggio la notizia della richiesta, da parte della Corte Penale Internazionale dell’Aia, di un mandato di arresto per presunti crimini di guerra per il premier israeliano Netanyahu, per il ministro della Difesa Gallant e per tre leader di Hamas, Sinwar, Mohammed Deif e Ismail Haniyeh.
Durissima le reazioni israeliane, con il ministro Katz che ha bollato l’iniziativa della CPI come “un attacco frontale alle vittime del 7 ottobre” e Netanyahu che ha parlato di “ordine assurdo e falso del pubblico ministero dell’Aja non è diretto solo contro il Premier e il ministro della Difesa, ma contro l’intero Stato di Israele”.
Anche dagli Usa si è alzata la voce del presidente americano Biden che ha definito “vergognosa la richiesta del procuratore della Corte penale internazionale di mandati di arresto contro i leader israeliani”.
“Non esiste alcuna equivalenza, nessuna – ha aggiunto ancora Biden – tra Israele e Hamas” concludendo che “saremo sempre al fianco di Israele contro le minacce alla sua sicurezza”.